Impianto cocleare
Una speranza per chi perde l’udito
L’udito è una delle nostre funzioni sensoriali più vitali: ci consente di comunicare, percepire i pericoli e godere della vita quotidiana. Per coloro che soffrono di perdita dell’udito grave-profonda e non trovano beneficio dagli apparecchi acustici tradizionali, l’impianto cocleare rappresenta una vera e propria rivoluzione tecnologica capace di restituire la speranza.
Che cos’è l’impianto cocleare?
L’impianto cocleare è un dispositivo medico elettronico che bypassa le parti danneggiate dell’orecchio interno e invia segnali sonori direttamente al nervo acustico. Comprende un microfono esterno, un processore di suono che seleziona e organizza i suoni, un trasmettitore che riceve segnali dal processore e li converte in impulsi elettrici, e un ricevitore posizionato sotto la pelle, che li invia agli elettrodi all’interno della coclea. A differenza degli apparecchi acustici, che amplificano i suoni per sfruttare le capacità uditive residue, gli impianti cocleari sono progettati per fornire un senso del suono a coloro che sono profondamente sordi.
Candidati ideali all’ impianto cocleare
Non tutti i pazienti con perdita dell’udito sono candidati per un impianto cocleare. I candidati ideali includono:
- Persone con perdita dell’udito neurosensoriale bilaterale grave-profonda.
- Coloro che ricevono poco o nessun beneficio dagli apparecchi acustici.
- Pazienti con una favorevole anatomia cocleare che può supportare l’inserimento dell’elettrodo.
Una valutazione accurata mediante visita otorinolaringoiatria, esami audiologici ed imaging mediante TC e RMN è essenziale per determinare la fattibilità dell’impianto per ogni paziente.
L’intervento chirurgico
L’operazione per inserire un impianto cocleare è generalmente sicura e viene eseguita in anestesia generale. L’intervento dura tipicamente tra le due e le tre ore ed i pazienti sono spesso in grado di tornare a casa dopo uno o due giorni
Recupero e riabilitazione
Dopo l’intervento, il recupero e la riabilitazione sono fondamentali. Il dispositivo viene generalmente attivato da due a quattro settimane dopo l’intervento, seguito da periodi regolari di valutazione e adattamento del processore di suono. La riabilitazione con un audiologo o un terapista del linguaggio è cruciale per imparare a interpretare i nuovi segnali sonori. Presso il nostro Ospedale l’attivazione è molto precoce, talvolta il giorno stesso dell’intervento, considerati i migliori risultati in termini di udito.
Rischi e considerazioni
Come per ogni intervento chirurgico, esistono rischi associati, che possono includere infezioni, estrusione e problemi meccanici con l’impianto. Tuttavia, con una gestione adeguata e un attento monitoraggio, la maggior parte dei pazienti sperimenta miglioramenti significativi nella capacità di percepire il suono.
Conclusione
L’impianto cocleare è sicuramente una rivoluzione per la sordità, può offrire un notevole miglioramento della qualità della vita per molti pazienti. È essenziale discutere con il proprio otorinolaringoiatra esperto per capire se sia l’opzione giusta.