Cosa si intende per Rinosinusite

Infiammazione sintomatica che interessa la mucosa delle fossa nasali e dei seni paranasali. Si preferisce utilizzare il termine “rinosinusite” a “sinusite” in quanto l’infiammazione dei seni paranasali è quasi sempre accompagnata a quella delle fossa nasali. Negli Stati Uniti 1 persona su 8 è affetta da rinosinusite e ci sono più di 30 milioni di pazienti diagnosticati all’anno con un costo annuale per la gestione del paziente di circa 11 bilioni di dollari. Un antibiotico su cinque viene utilizzato per curare la rinosinustite.

Seni Paranasali

Classificazione

La rinosinusite può essere classificata in base alla durata in acuta (meno di 4 settimane) o cronica (più di 12 settimane), mentre meno dati sono disponibili sulle forme di durata dalle 4 alle 12 settimane che possono essere chiamate sub-acute. La forma acuta viene ulteriormente classificata in base all’eziologia in batterica o virale. Saper riconoscere l’eziologia è fondamentale per la scelta terapeutica ossia se utilizzare o meno l’antibiotico. Se si presentano  4 o più episodi infiammatori in un anno senza persistenza dei sintomi allora si parlerà di rinosinusite ricorrente.

Classificazione

Sintomatologia

Si possono riassumere i tipici sintomi della rinosinusite in: secrezione nasale purulenta: tipica delle forme batteriche il secreto appare opaco o colorato (giallastro/verde) mentre la secrezione nasale nelle forme virali appare chiara ed in genere i sintomi regrediscono in meno di 10 giorni; ostruzione e congestione nasale, dolore facciale e senso di pressione in corrispondenza dei seni paranasali.

Rinosinusite Purulenta

Diagnosi

La diagnosi è sopratutto clinica. Una anamnesi ben condotta ed una visita otorinolaringoiatrica effettuata anche mediante l’ausilio dell’endoscopia ci consente differenziare una forma acuta o cronica, una forma batterica o virale. La prescrizione di radiografie o TC sono da riservare ai casi di complicanze o nei casi di dubbia diagnosi.

TC massiccio facciale

Terapia

La terapia è evidentemente dettata dall’eziologia, dalla durata e dalla gravità dei sintomi. Nelle forme virali si utilizzano analgesici, corticosteroidei per via intranasale, irrigazione salina intranasale. Nelle forme batteriche si possono usare anche antibiotici dopo circa 7 giorni dall’insorgenza dei sintomi se non vi è miglioramento con la terapia iniziale utilizzata anche nelle forme virali.

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