Di cosa parliamo
L’esame audiometrico vocale è un test in grado di valutare la funzionalità uditiva utilizzando uno stimolo verbale al fine di comprendere la menomazione sociale del soggetto ipoacusico. Essa consente di stabilire l’intelligibilità della parola, dando un significato allo stimolo sonoro percepito. Mentre la percezione del tono puro (esame audiometrico tonale) è legata esclusivamente alla funzione delle vie acustiche, il riconoscimento ed il significato delle parole sono invece legate ad un processo molto più complesso che comprende anche le sfere psichiche.
Finalità
Può essere utilizzato ai fini diagnostici, ai fini protesici, ai fini medico-legali insieme ad altri test audiologici. Il materiale vocale viene somministrato attraverso un audiometro ed in genere risulta preregistrato. Durante l’esecuzione del test il paziente, in cabina silente, ripete ciò che ha sentito.
Modalità di somministrazione
Lo stimolo verbale può essere somministrato in cuffia, per via ossea oppure in campo libero.
Materiali
I materiali vocali preregistrati vengono classificati secondo le loro caratteristiche di ridondanza fonetica, sintattica e semantica e si distinguono in logotomi, parole bisillabiche, frasi sintetiche, frasi normali.
Cosa comprende?
L’audiometria vocale comprende
- la ricerca della curva di intelligibilità
- le prove verbali sensibilizzate o test psicoacustici.
Ricerca della curva di intelligibilità
L’esame viene eseguito in cabina silente e l’esaminatore fa ascoltare al paziente 10 parole o 10 logotomi per ognuno dei livelli di intensità su cui può essere regolata l’emissione sonora. Il paziente, deve quindi, ripetere le parole correttamente in modo da ottenere l’indice di intelligibilità per quella intensità di stimolo. I valori ottenuti vengono riportati su di un grafico che ha sulle ascisse i valori dell’intensità dello stimolo vocale, da 10 a 100 dB, e sulle ordinate la percentuale di intelligibilità ottenendo in tal modo delle curve chiamate “curve di intelligibilità”.
In base alla risposta del paziente e quindi alle differenti curve di intelligibilità possiamo ottenere le seguenti soglie:
Soglia di detezione: corrisponde allo 0% di intelligibilità. Il non è in grado di comprendere e ripetere alcuna parola.
Soglia di percezione: corrisponde al 50% di intelligibilità. il paziente è in grado di comprendere e di ripetere il 50% delle parole che gli vengono trasmesse.
Soglia di intellezione: corrisponde al 100% di intelligibilità. il paziente è in grado di comprendere e di ripetere il 100% delle parole che gli vengono trasmesse.
Prove verbali sensibilizzate o test psicoacustici
Per le ipoacusia così dette centrali l’aspetto qualitativo della perdita uditiva prevale su quello quantitativo e per una valutazione accurata risulta necessario effettuare prove verbali sensibilizzate o test psico- acustici, che consentono di analizzare dettagliatamente i meccanismi di percezione e di integrazione del messaggio sonoro. Queste prove si basano nell’inserire nel messaggio verbale un fattore di distorsione. Questi test psico-acustici non consentono però di capire l’esatta sulla sede della lesione.