[vc_row][vc_column][vc_gallery type=”image_grid” images=”2195,2196,2197″ img_size=”200×200″][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Siamo felici di presentare la prima edizione del Master Universitario di II livello in Otoneurologia, presso l’Università Degli Studi Di Salerno per l’anno 2017/2018. Il Master si propone di formare medici e specialisti nel settore dell’Otorinolaringoiatria e dell’Audiologia nella disciplina della Vestibologia in modo da ottenere professionisti esperti nei disturbi vertiginosi e dell’equilibrio. Attualmente, in Italia, è l’unico Master della durata di 1 anno nel settore specifico.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]Il primo incontro avverrà il 4 e 5 maggio 2017 dove si terranno lezioni frontali ed esercitazioni pratiche.
Le lezioni frontali riguardano l’anatomia e la fisiologia del sistema vestibolare periferico e centrale. Le esercitazioni pratiche vedranno i discenti alle prese con il primo approccio al paziente vertiginoso: anamnesi e “bed-side examination“[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text]
Lezione di anatomo-fisiologia
Nei giorni 4 e 5 maggio si sono tenute le lezioni di anatomia e fisiologia dell”apparato vestibolare e delle connessioni con il sistema nervoso centrale, gli occhi, i muscoli.
Il prof. Viggiano, docente di ruolo di Fisiologia presso l’Università degli Studi di Salerno, ha tenuto una lezione molto interessante spiegando in maniera dettagliata e chiara tutti i meccanismi fisiologici per la corretta funzionalità del sistema vestibolare.
In particolar modo, il prof. Viggiano, ha chiarito i meccanismi cellulari e lo scambio ionico tra cellula ed endolinfa sulla base delle nuove evidenze scientifiche. Ha inoltre, illustrato gli intimi rapporti e connessioni tra labirinto, nuclei vestibolari, cervelletto e muscoli oculari spiegando a tal proposito come l’orecchio interno interferisca con la vista.
Non sono mancate le esercitazioni pratiche, inizialmente ponendo l’accento sull’anamnesi del paziente vertiginoso e a seguire un approccio “bed-side” ragionato al fine di una corretta valutazione iniziale.
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