Le vertigini: conoscerle e curarle
Per vertigine si intende una erronea percezione di movimento dell’ambiente attorno a noi (vertigine oggettiva) o di noi stessi nell’ambiente (vertigine soggettiva).
La forma oggettiva rappresenta la vertigine vera e propria. Tale sintomo, essendo solitamente improvviso, di notevole intensità, e poiché altera i normali rapporti spaziali del soggetto, è solitamente associato ad uno stato di grande spavento e di vera e propria ansia.
Nella genesi dello stato di ansia non è di poca importanza il fatto che il soggetto non è in grado di identificare la sede della sua malattia e si sente impotente di fronte all’immobilità cui è costretto durante la crisi. Accanto alla vertigine spesso si associano turbe neurovegetative, quali nausea, vomito, sudorazione, tachicardia, che oltre ad essere estremamente fastidiosi sono particolarmente debilitanti. La forma soggettiva si caratterizza per una sintomatologia meno intensa ma di durata maggiore.
Le cause sono svariate ma qui di seguito verranno riportate le più frequenti:
La forma più comune di vertigine oggettiva è la “vertigine parossistica posizionale” caratterizzata da attacchi di vertigine violenta della durata di alcuni secondi accompagnata da nausea,sudorazione e a volte vomito.
Sono appunto chiamate posizionali in quanto tali vertigini si scatenano quando ci si gira nel letto da un fianco all’altro, o quando si passa dalla posizione supina alla posizione eretta o quando si estende il capo come per prendere un oggetto posto su un ripiano in alto o ancora ci si china come per allacciarsi una scarpa. La causa risiede nel distacco di piccolissimi cristallini chiamati “otoliti” all’interno del labirinto (organo dell’equilibrio presente nell’orecchio). Una volta fatta la diagnosi si effettuano manovre specifiche allo scopo di riposizionare i cristallini con la scomparsa definitiva delle vertigini.
Un’ altra causa molto frequente di vertigine oggettiva è la “neurite o neuronite vestibolare” ossia una infiammazione a carico del nervo vestibolare o parte di esso caratterizzata da vertigine intensa della durata di 1-2 giorni spesso accompagnata da vomito. Il paziente in questo caso è costretto a restare a letto immobile in quanto qualsiasi movimento peggiora la sua sintomatologia. La terapia si basa inizialmente nel somministrare farmaci sedativi, antiemetici e cortisonici e successivamente si prescrivono esercizi di rieducazione vestibolare.
Altra causa di vertigine questa volta accompagnata da abbassamento dell’udito (ipoacusia), fischi o ronzii all’orecchio (acufeni) e pienezza auricolare è la “malattia di Ménière” in cui vi è un’ aumento della pressione dei liquidi labirintici in particolare dell’endolinfa. Anche in questo caso il trattamento prevede la somministrazione di farmaci sedativi, antiemetici e diuretici oltre ad una dieta iposodica e iperidrica (molta acqua oligominerale e poco sale).
Purtroppo le poche conoscenze a riguardo di questo frequentissimo disturbo qual è la vertigine portano ad allungare i tempi diagnostici e quindi terapeutici. E’ quasi la norma vedere pazienti in ambulatorio che hanno effettuato molteplici esami radiologici (risonanze, TAC, radiografie cervicale, doppler TSA etc.) e visite specialistiche (ortopediche,neurologiche,otorinolaringoiatriche etc.) senza aver mai praticato quello che è l’esame cardine ossia “l’esame vestibolare”.
Esso consiste nello studio dei movimenti oculari sia volontari (movimenti di inseguimento lento e rapidi) che involontari (nistagmo) facendo indossare al paziente degli occhiali particolari (occhiali di Frenzel) o con un sistema più sofisticato di video-oculoscopia all’infrarosso. L’esame viene effettuato su un lettino facendo assumere al paziente varie posizioni. Questo esame viene praticato dal vestibologo ossia un medico specialista in otorinolaringoiatria o audiologia che si occupa in particolare dei disturbi vertiginosi il quale effettua a completamento della diagnosi un esame audiometrico, esame impedenzometrico, esame neuro-posturale oltre a prescrivere se necessario indagini radiologiche.
Quindi a tutti voi che soffrite di vertigini non perdete tempo a fare esami inutili prolungando la vostra sofferenza ma rivolgetevi alla figura professionale che si occuperà di voi: il vestibologo.
Dott. Alfonso Scarpa – Otorinolaringoiatra